sabato 12 ottobre 2013

MILVA - CANTI DELLA LIBERTA'



Milva con la bandiera in pugno, Milva sulle barricate, come l'incitatrice ardente della "Marseillaise" nell'Arco di Trionfo di Parigi!   È una sua immagine nuova: chi l'avrebbe inventata?
Eccola davvero che canta, con una voce tesa e prorompente (che si "vede" nel tempo stesso che la si ode), canzoni di battaglia, di libertà, di protesta.
Tra una "Marseillaise" e una "Cucaracha", tra l'addio a "Lugano bella" degli anarchici e un lamento o grido di rivolta di schiavo negro o bianco, tra l'ironico capovolgimento di un canto nazista e la più famosa canzone di marcia della Resistenza Italiana, c'è si direbbe, una bella differenza; ma la giovane Milva ha capito che la libertà ha, sotto vesti diverse, lo stesso animo e gli stessi nemici e gli stessi obiettivi, perciò ha dato al suo canto uno slancio, un'ispirazione, un potere comuni.   Canta come se guidasse lei una schiera, come se fosse lei la Musa di tutte le insurrezioni.
La giovane Milva! Certo è giovane, ma ella sa approssimarsi col suo spirito a eventi che la sua età, la sua conoscenza non hanno potuto neppure alla lontana accostare.   Questo è, mi pare, un merito da mettere in rilievo, e tanto più volentieri lo faccio, ammirando questa sua intuizione, io che appartengo, sotto tanti aspetti, a un diverso mondo.
 
Franco Antonicelli
(dalla cover del disco)
 
 
  
 
 
side a)
  1. Inno a Oberdam (anonimo)
  2. Los cuatro generales (anonimo)
  3. La marseillaise (rouget de lisle)
  4. La carmagnole (anonimo)
  5. La cucaracha (anonimo)
 
 
side b)
  1. Addio Lugano bella (gori)
  2. Fischia il vento (blanter-cascione)
  3. Horstwessel lied (arr. Brecht-negri)
  4. Lungo la strada (knipper)
  5. John Brown (arr. negri)
 
 
 
 
 
 
 
 

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